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Titolo: Damned
Autore: Claudia Palumbo
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Anno: Gennaio 2012
Prezzo: Euro 15,90
Quando Cathy, diciassette anni e qualche ciocca viola nei capelli, è costretta a trasferirsi da Napoli a Madenburg, in Germania, dove vive sua madre, le sembra la fine del mondo. Deve lasciare la band, il papà che adora, il mare della sua città e la sua migliore nonché unica amica, Sara. Quello che Cathy non sa è che nella cittadina alle soglie della Foresta Nera l’aspetta qualcosa che cambierà per sempre la sua vita…
I gemelli Konstantin e Tristan von Schaden non sono solo due giovani e fascinosi cantanti rock emergenti con uno stuolo di fan innamorate; insieme con la loro eterea amica Engel, con cui formano un trio inseparabile, nascondono un segreto antichissimo e terribile, celato da sempre al mondo. Ciò che nessuno sa è che Cathy è una Prescelta, destinata a eliminare quelli che, come Konstantin, Tristan e Engel, vivono tra noi ma sono esseri senza tempo. Immortali.
Vampiri che hanno smesso di cibarsi di sangue umano ma non per questo sono meno pericolosi. Perché sanno rubarti l’anima.
Sarà l’amore a cambiare il destino di Cathy e dei due gemelli. Un amore contrastato e maledetto, un amore impossibile come tutti gli amori più belli.
Note: su alcuni blog di lettura mi sono imbattuta in questo libro che mi ha molto colpita sia per la bella copertina, sia per la trama, il fatto poi che l'autrice sia una ragazza italiana, lo rende ancora più interessante.
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PollyM.
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La copertina in effetti è bellissima. Ma la trama, in particolare CITAZIONEI gemelli Konstantin e Tristan von Schaden non sono solo due giovani e fascinosi cantanti rock emergenti con uno stuolo di fan innamorate; insieme con la loro eterea amica Engel, con cui formano un trio inseparabile, nascondono un segreto antichissimo e terribile, celato da sempre al mondo.
ricorda tantissimo Scarlett di Barbara Baraldi (due cugini che hanno un gruppo rock e ovviamente celano una natura misteriosa, soprannaturale e antica, e che girano sempre con una fanciulla, la compagna di uno dei due). Anche il trasferimento della ragazza in una nuova città era il punto di partenza (oltre che di Twilight!) del primo libro della Baraldi.
Poi si potrebbe anche dire che la Baraldi aveva ripercorso il tracciato della trilogia della Fitzpatrick (Il bacio dell'angelo caduto ecc.), e la Fitzpatrick aveva riproposto Twilight in versione "angelica"... insomma, gira e rigira, quando si parla di demoni/vampiri e di adolescenti, sempre da lì si parte.
Ripetiamo spesso che ormai è impossibile riuscire a scrivere qualcosa di davvero nuovo, perchè tutto alla fine è già stato scritto, forse in questo caso l'autrice avrebbe però potuto almeno modificare il particolare del gruppo rock
O no? Che ne pensate?
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Ho i libri della Baraldi sul comodino, da qualche parte, ma ancora non li ho letti e non avevo fatto caso alle due trame simili, bisognerebbe leggerli a distanza ravvicinata per poter fare un confronto. comunque è molto difficile ormai trovare qualcosa di veramente unico e originale da leggere. . -
PollyM.
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E' vero, Lucy, ma il mio dubbio è duplice...
1) Quando trovo similitudini smaccate come due gemelli/due cugini con una fanciulla a completare il trio inseparabile che hanno una rock band come qui, mi chiedo: è un caso o è una scopiazzatura?
Hai presente Labirinto, il sito su cui indaga Mike Summers? Alcune persone mi hanno chiesto se mi ero ispirata a Second Life, che però io ho scoperto solo dopo avere scritto il libro. Questo per dire che le "suggestioni" sono in giro, come pure le "plot combinations" e i "plot devices", tutti i meccanismi che fanno rullare una trama e incrociare i personaggi. Un cattivo che sfida con le carte da gioco? Già visto! Eppure l'ho scritto anch'io, per poi scoprire che un altro autore sempre italiano aveva fatto uscire un giallo ambientato in un casino con il cattivo che si diverte con le carte da gioco poco più o meno nello stesso periodo in cui era uscito Labirinto. Sicuramente una casualità, entrambi ci siamo in realtà ispirati (anche solo inconsapevolmente, usando i nostri cassettini della memoria) ad altro.
Questo per dire che questa fanciulla magari non li conosce nemmeno, i due libri della Baraldi. Magari è stata una sfortunata (per lei che pubblica dopo) coincidenza. Ma se li conoscesse... beh, secondo me ci avrebbe guadagnato in originalità cercando una soluzione alternativa.
2) E' lecito per un autore/un'autrice riscrivere a modo suo una storia già scritta, anche consapevolmente?
Leggendo Scarlett, si ha un forte déjà-vu rispetto alla Fizpatrick (a me perlomeno è capitato così), così come leggendo la Adrian non puoi non pensare alla Ward. Eppure, pur nella quasi certezza (personale, nessuno me lo potrà confermare) che la Baraldi è andata a parare lì su indicazioni dell'editore, ho trovato Scarlett più affascinante del suo predecessore. E la Adrian piace a molti e ha trovato, libro dopo libro, una sua originalità.
Quindi, mentre non avrò mai risposte specifiche ogni volta che mi faccio la domanda n° 1, alla 2 la mia risposta è sì, secondo me è lecito, perché un autore può sempre riuscire a dare qualcosa di meglio. In fondo, come autori siamo cuochi che sempre quegli ingredienti hanno a disposizione, possiamo solo sperare di combinarli in modo leggermente diverso e più gustoso.
Però pensando all'editoria italiana oggi, un po' di nervoso per questo meccanismo di replicazione infinita e mancanza di coraggio a provare altro mi viene, cavolo se mi viene!
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DamnedClaudia Palombo |
