Quanto è complicato il cuore...parte 1

genere Romantic adatto a tutti

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  1. SkyLove
     
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    Tutto inizia per un errore, un errore di quelli che quando commessi non c’è alcun rimedio. Stavo con lui, Matteo, un ragazzo all’apparenza apposto, il ragazzo della porta accanto. Occhi nocciola, capelli scuri, corporatura normale, un bel ragazzo, sì. Dolce, maturo per i suoi 22 anni di età.
    Sembrava potessi fidarmi di lui, appunto... sembrava. I mesi passarono, ma qualcosa non andava.
    Non ero innamorata, non riuscivo ad innamorarmi di lui. Perché ci stavo assieme vi chiederete, la risposta è semplice e banale, ‘non lo so’ forza dell'abitudine forse o forse paura di imbattermi i qualcosa di meglio. Le discussioni erano frequenti come i secondi che passavano.
    C'era un qualcosa che non mi permetteva di fidarmi di lui, non so dire bene nemmeno io cosa. La litigata decisiva però, arrivò in un periodo in cui la mia fragilità era paragonabile ad una bolla di sapone. Totale.
    Parole dette probabilmente senza collegare la bocca al cervello, come nella maggior parte delle litigate con lui. Passarono i giorni, suona il telefono, era lui. ''Voglio vederti stasera, devo parlarti'' No,
    ora non rispondo, vedrò più tardi che fare. Chiesi consiglio a lei la mia migliore amica da sempre.. anche se adesso lei non è più amica. ma questa è un'altra faccenda, mi disse di andare a sentire cosa voleva.
    Mi convinco a darle retta, arrivarono le 20.30, mi aspettava di sotto nella sua macchina scura. tutto molto standard.... tutto molto come sempre..
    Salgo in fretta sono agiitata e lo saluto molto freddamente.
    Partiamo così per chissà quale destinazione.
    Le parole non volevano uscire o forse ero io che non volevo lasciarle uscire ancora presa dalla rabbia per le cattiverie che giorni prima erano uscite dalla sua bocca, guardavo con la testa fuori dal finestrino, cercando nei paesaggi qualcosa che caurasse il mio sguardo per distrarmi.
    Mi portò in un posto,il nostro posto dove il nostro primo bacio aveva un sapore così diverso rispetto a quella sera.
    Le sue scuse, i suoi occhi apparentemente così sinceri, parole importanti che sembravano voler uscire senza controllo. e che mi lasciarono senza fiato non mi aspettavo di vederlo cos
    per un momento mi chiesi se ci stavo ricascando e la risposta non tardò ad arrivare.
    Mi lascio prendere dalle sue braccia, ma le sentivo diverse, forse ero io quella diversa.
    '' Questo sono io, non quel mostro che hai visto venerdì sera non succederà più, scusami.''
    Rimasi incerta su cosa fare e cosa dire....Posso magari perdonare, ma dimenticare no.
    Alla radio scorreva 'mia' dei Modà, le nostre canzoni le canzoni di tanti baci e tante carezze le canzoni di un amore in quella macchina che stasera sembrava essere di uno sconosciuto. Mi prese il viso, mi guardò dritta negli occhi: ti amo piccola. Abbasso gli occhi, il cuore non batteva. niente nessuna reazione...
    In amore il cuore non dovrebbe battere forte? Non dovresti sentirlo quasi in gola?
    Ero stanca, il lavoro della mattina mi aveva distrutta. e non sapevo cosa fare dire nemmeno cosa pensare era tutto strano adesso che ero li.
    ''Voglio andare a casa, scusami.''
    ''Restiamo un altro po’ dai, mi piace tenerti tra le mie braccia.'' mi disse stringendomi più fotre.
    No, non me la sentivo, non so il perché. ''Scusa ma sono stanca, ho bisogno di dormire.''
    Arrivati sotto casa tira fuori una lettera, non me la lascia aprire subito dice di aprirla quando lui non ci sarà.
    ''No, io la voglio aprire ora, non capisco.'' rimasi perplessa dal suo atteggiamento
    ''Capirai quando la aprirai.'' mi guardò con i suoi occhi dolci ma vuoti
    Era così strano, non l’ avevo mai visto così.
    Salgo in camera, nell’ aprirla pensavo a cosa potesse esserci scritto di così difficile da dirmi a voce. Magari che è pentito, magari delle scuse alla ''Federico Moccia'', delle strofe d’amore in rima.
    Non lo so. i pensieri si affollavano in testa ma non trovavano un ordine.
    ''Dopo questa lettera non voglio più vederti, sono cambiato, non te lo meriti, ti farei solo del male.''
    Quattro fogli e dico 4 di frasi senza senso buttate giu così, ma credo che quella frase dica già tutto.
    Bastava per capire che quella sera era servita solo a prendermi in giro.Ancora.
    Il cuore lì sì, iniziò a battere, ma non d’amore di certo. Solo rabbia e amarezza riuscirono a trovare la loro collocazione nella mia testa.
    Prendo il telefono e gli mando un sms: ''sei una merda.''
    Coccole, abbracci, ti amo, ti voglio, mi manchi, scusa, non sono cambiato, tornerò quello di prima.
    E dopo parti di casa con l’ intenzione di darmi questa lettera?
    Matteo, ma vaffanculo. le mie solite discussioni mentali tra me e me...
    Drin drin| La sua risposta.
    ''Lo faccio per te perché non meriti di soffrire per uno come me.''
    lo dice lui facile scappare invece che spiegarmi.
    Spengo il telefono, mi giro dall’ altra parte, abbraccio il mio peluche stretto stretto per dormire.
    Matteo con oggi dimenticati il mio nome.

    :abbraccio:
     
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0 replies since 7/11/2011, 16:04   19 views
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