Rincorrere le ombre

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    Questa è la prima volta che pubblico qualcosa, mi piacerebbe sapere quello che pensate, e se potete datemi qualche dritta :3

    MATTIA


    Mattia è sveglio. Mattia si alza, si lava i denti. Mattia va a lavorare, Mattia torna sporco e stanco la sera. Mattia odia il suo lavoro, in compagnia di pulizie, la “S.R.' nd Clean”, e non ricorda neanche cosa voglia dire l’ acronimo. Mattia si preoccupa di arrivare a fine mese. Mattia vorrebbe essere un artista, vorrebbe scappare e ricominciare da capo. E’ un po’ più di una voglia, ma definirlo un sogno è troppo. Potrebbe essere chiamato desiderio, ma il termine che gli si addice di più è aspirazione. Mattia aspira a scappare, ma non ha la forza di farlo, gli serve una spinta.

    Ha avuto diverse donne Mattia. Non tante, ma alcune sì. E si sono comportate tutte da grandissime stronze, giocando con lui, che avrebbe dato anima e corpo. E alcune, erano belle, ma il loro, di tutte, era il fascino di una mignotta che vuole solo quella cosa che si trova in mezzo le gambe dei maschietti.

    ELENA


    Elena è dolce, non sa dire bugie. Se ci prova le sue orecchie prendono fuoco, e la voce le trema leggermente, anche se è una bugia piccola piccola. Ha i capelli corti, è pallida come un cencio e passa appena un filo di matita sugli occhi per truccarsi. Però se la si potesse vedere “dentro” ci si crederebbe davvero, che gli occhi sono lo specchio dell’ anima, ed i suoi sono bellissimi. Ama la letteratura, i dipinti, e la musica reggae. Per il momento, lavora part-time in un centro informazioni di una compagnia telefonica, ma un’ amica la sta aiutando a trovare un lavoro migliore.

    MASSIMO


    Massimo è un imprenditore noto, che sta sistemando le sue carte. Lavora da mesi sullo stesso contratto, giorno e notte, e finalmente ce l’ ha fatta. Se le cose vanno come previsto guadagnerà milioni illegalmente, costruendo abusivamente diverse palazzine su terreni su cui per legge non si può costruire, per la presenza di falde acquifere che rendono estremamente instabile il terreno. Ha trovato il modo di scaricare la responsabilità sull’ acquirente, se il contratto è stipulato prima della costruzione degli edifici, grazie a una scappatoia in una vecchia legge. Finalmente ce l’ ha fatta, e non riesce a smettere di ripeterselo nella testa. Le palazzine sono quasi finite, e si concede la giornata libera.
    Nel tardo pomeriggio riceve una telefonata.
    “Pronto?”
    “Pronto Massimo, sono Giulia!”
    “Giulia, che piacere. A che devo l’ onore?” Chiede scherzando.
    “Ho un piccolo favore da chiederti. Ricordi Elena, la ragazza del Bar Mirelli?”
    “Castana, chiara di carnagione, molto magra?”
    “Esatto. Sta cercando un lavoro. Conoscendoti ho sperato che potessi aiutarla… E’ davvero molto sveglia, puoi metterla a fare qualunque cosa”
    “Cercavo appunto una ragazza, che potesse aiutarmi in certi affari. Dille di presentarsi lunedì, per me è presa”.

    Edited by PollyM - 14/10/2011, 19:22
     
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