La trilogia Delirium

PollyM

Posted on 6/5/2011, 14:52

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Delirium è il secondo romanzo di Lauren Oliver e il primo dell'omonima trilogia distopica (se non sai di che cosa si sta parlando, puoi dare un'occhiata al nostro Glossario).

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Titolo: Delirium
Autore: Lauren oliver
Data di pubblicazione: marzo 2011
Titolo originale: Delirium
Prezzo: € 18,00
Editore: Piemme
Pagine: 504

Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari, a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita…

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Titolo: Chaos
Autore: Lauren Oliver
Titolo originale: Pandemonium
Editore: Piemme
Collana: freeway
Serie: Trilogia
Anno: Marzo 2013
Pagine: 384
Prezzo: € 17
Ebook: Non al momento
ISBN: 9788856616996

Nel mondo di Leno l'amore è bollato come delirium, una terribile malattia che va estirpata da ogni ragazzo. Lena non vede l'ora di ricevere la cura, perché ha paura di innamorarsi, ma proprio il giorno dell'esame conosce Alex, un ragazzo bellissimo e ribelle. L'amore tra Lena e Alex cresce ogni giorno di più, fino a che i due innamorati non decidono di scappare nelle Terre Selvagge. Ma purtroppo i piani non vanno come previsto... Lena si ritrova sola, senza Alex, che è rimasto dall'altra parte della rete, e senza la vita che conosceva. Vuole dimenticare quello che è successo, perché ricordare fa troppo male. Adesso è il tempo di farsi nuovi amici ed è il tempo di unirsi alla ribellione: contro chi vuole estirpare la possibilità di amare dal cuore di tutti gli uomini e contro chi le ha portato via Alex...

Mia traduzione per gli utenti di questo forum:

<i>Sto cercando di cancellare il ricordo del mio incubo,
cercando di cancellare tutto ciò che mi ricorda Alex,
cercando di cancellare tutto ciò che mi ricorda Hana e la mia vecchia scuola,
cancella,
cancella,
cancella,
come Raven mi ha insegnato a fare.
La vecchia vita è morta.
Ma è morta anche la vecchia Lena.
L'ho seppellita.
L'ho lasciata dietro a una recinzione,
dietro a un muro di fumo e fiamme.

Lauren Oliver ci regala un elettrizzante seguito del suo acclamato bestseller, Delirium. Un romanzo avvincente, brillante che brucia con il fuoco di una sfida feroce, di una storia d'amore proibita e delle scintille di una rivoluzione che sta per scoppiare.

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Requiem

Titolo: Requiem
Autore: Lauren Oliver
Titolo originale: Requiem
Editore: Piemme
Collana: freeway
Serie: Trilogia
Anno: Gennaio 2014
Pagine: 384
Prezzo: € 17
Ebook: Non al momento
ISBN: 9788856617009

Edited by lucia63 - 18/11/2013, 16:36

PollyM

Posted on 9/7/2011, 18:16

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Immaginatevi un mondo senza amore.
Non perché gli uomini abbiano disimparato ad amare, ma perché qualche folle si è inventato che l’amore è l’origine di tutti i mali, di tutti gli irrazionali e autodistruttivi comportamenti umani, colpevole di tutte le forme di depressione e infelicità. O più probabilmente, perché qualche furbo ha capito che un essere umano senza passione, privato della capacità di provare emozioni forti, è controllabile come una mandria di mucche al pascolo – immagine non a caso scelta dalla Resistenza per il suo atto dimostrativo. E ha inventato una “Cura”.

Questo è il mondo di Lena. La sua Portland, che è l’unico mondo che conosce. Non sappiamo esattamente perché sia così, così come lei non lo sa. E’ cresciuta pensando all’amore come a una malattia pericolosa, il Delirium amoris nervosum, la più mortale delle cose mortali. Pensando che sua madre è stata uccisa da questa malattia. Pensando che il confine che delimita la loro città e li separa dalle Terre Selvagge li protegge, che gli esseri umani a 18 anni vengono “salvati” dalla “Cura”, con una procedura che spaventa forse, sicuramente non priva di rischi (se qualcosa va storto, può ridurti a un vegetale), ma che in compenso regala una vita di felicità. Felicità così come la conosce lei. Una felicità che è ordine, mancanza di dolore, placida soddisfazione di quello che si ha. Di quello che ci viene assegnato – partner in primis.

“Voglio solo essere felice. Voglio solo essere normale, come tutti gli altri”.
“Sei sicura che essere come tutti gli altri ti renderà felice?”
“Non conosco nessun altro modo”.
“Lascia che te lo mostri”.

Questo scambio tra Lena e Alex, il ragazzo che lavora come guardia ai laboratori che ha visto per la prima volta durante la sua “valutazione”, è il punto di svolta.
E, a poco meno di due mesi dalla procedura, Lena “si ammala”, contrae il Delirium. Consapevole che si tratta solo di una parentesi prima dell’inizio della sua vita di adulta, vi si abbandona. Lo esplora. Con la curiosità di chi può vivere qualcosa di cui ha sempre e solo sentito parlare. Ed è così che Lena comincia a rendersi conto che quello che le era stato detto del Delirium era solo parte della verità. Peggio. Più si addentra nella vita di Alex, più viene messa a parte di ciò che lui sa della Resistenza, degli Invalidi, delle Terre Selvagge e, per finire, di sua madre, più si accorge che le verità che le sono state inculcate fin da bambina sono in realtà gigantesche, orrende bugie. E la ragazza a metà tra lo spaventato e il curioso prende coscienza – a fatica, tra dubbi e picchi di angoscia – di ciò che il lettore sa fin dall’inizio: che la procedura non dà la libertà, la toglie; che la sua Portland è una gigantesca falsità; che non è pazzo chi si ribella, ma chi gli lancia contro i cani e lo prende a randellate.

L’aspetto più angosciante di questo romanzo è costituito dagli umani che sono già stati sottoposti a procedura, in particolare i familiari di Lena. Svuotati da ogni emozione, non sanno mai che cosa dire, e sono totalmente sordi e ciechi rispetto alla follia che li circonda. Più simili a zombie che non a esseri umani, innocui fino a che si gioca in base alle regole, crudeli e spaventosi di fronte a qualsiasi segno di ribellione. Perché, come dice Alex, il problema di una società non è l’odio, ma l’indifferenza.

“Preferisco morire a modo mio che vivere a modo vostro”.

Questa è la storia del risveglio di Lena alla vita. Si conclude con un sacrificio per amore, per quella parola che – come simboleggiato dall’episodio delle Cripte – rende liberi e non schiavi. Sani e non malati.

L’amore, la più mortale tra le cose mortali: ti uccide sia quando ce l’hai sia quando non ce l’hai.
Ma non è esattamente così.
E’ colui che condanna e il condannato; il giustiziere; la lama; la sospensione di pena all’ultimo momento, il respiro affannoso; il cielo infinito sopra di te e il “Grazie, grazie, grazie, Dio”.
L’amore: ti ucciderà e ti salverà.

Personalmente, spero che l’autrice abbia ancora tante cose belle da raccontarci nel seguito di questo romanzo. E spero che ancora una volta l’amore salvi e regali la vita – chi ha letto il romanzo sa a che cosa mi riferisco. Perché certi personaggi sono troppo belli per morire.

PollyM

Posted on 16/2/2012, 10:07

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L'8 febbraio è uscito in America Pandemonium, il secondo libro della trilogia. Ho postato copertina e la trama sopra