Intervista doppia a Monica Lombardi e Virginia Parisi

Spinnakerlibri

Posted on 3/5/2011, 09:56

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Ecco in anteprima la nostra intervista doppia a Monica Lombardi e Virginia Parisi, autrici dei nostri due romanzi in uscita a giugno: il poliziesco Gambler e il fantasy La leggenda di Ghelbes Tal (trovate le schede su questo stesso forum).

Buona lettura!

Monica Lombardi e Virginia Parisi. Una abita in provincia di Milano, l’altra in provincia di Alessandria. Come vi siete conosciute?

Virginia: Tra un post e l’altro, su un forum di fiction televisive.

Monica: Alla fiera del libro di Torino? No :lol:

Su un forum, quello di Elisa di Rivombrosa - La Figlia di Elisa, per l’esattezza. Stavamo seguendo entrambe la fiction - io con i miei figli. Era un forum vivace con un bel gruppetto di persone. Virginia si chiamava Hope, come sul forum che abbiamo adesso, scriveva in blu, blu elettrico proprio (non so perché, lo fa spesso) e scriveva... bene. Abbiamo cominciato a interagire, poi a scriverci... è iniziato così.

Ti ricordi che cosa hai pensato, allora?

Virginia: Che dietro un simpatico nickname, si nascondeva una donna con un grande spirito di osservazione, capace di scrivere commenti interessanti e sempre pertinenti, che si distinguevano fra mille altri.

Monica: Quello che penso ancora adesso, che è una gran persona. Una persona quasi d’altri tempi, nei valori che ha e nella caparbietà con cui li porta avanti. E che scrive bene. Ma questo l’ho già detto.

E ora, a distanza di anni, qual è la dote che apprezzi di più in lei, come persona?

Virginia: Ma non credo ce ne sia una in particolare... Intelligenza, dinamismo, forza trascinante, inventiva e grande perspicacia ed entusiasmo contagioso.

Monica: La sua generosità. E’ una delle persone più generose e disinteressate che io conosca.

Tutti però abbiamo dei difetti. Un difetto di Monica/Virginia?

Virginia: Quando inizia a parlare non sai come spegnerla.

Monica: Ogni tanto sparisce per qualche giorno... Non risponde alle mail, non chiama. Sparisce. Poi, però, torna

E come autrice, che cosa ammiri in lei?

Virginia: La capacità di tessere storie e la bravura nel raccontarle, non solo sulla carta ma anche a voce.

Monica: Ha un bellissimo italiano, molto ricco. Si muove con grande eleganza e naturalezza in tempi e luoghi diversi. E descrive i combattimenti, specialmente quelli di spada, come se fosse un’abile spadaccina. Il che non è. Almeno, non credo :dubbio.gif:

Qual è il suo romanzo che lei ama di più?

Virginia: Credo "Scatole cinesi", perché è il suo esordio.

Monica: "La fiamma della speranza", il suo romanzo storico. Ha un legame molto particolare, con quella storia. Non è un legame autobiografico, ma è comunque molto forte.

E quello che preferisci tu?

Virginia: Gambler, c‘è una grande maturità sia nella scrittura sia nella storia che nei personaggi. Per me è il suo miglior lavoro. Il cattivo è per me il suo personaggio più riuscito.

Monica: Ah, non riesco a sceglierne uno. "L’ottava pergamena" ha una storia intrigante e una protagonista che mi è piaciuta moltissimo. "Al centro del dipinto".... l’ho letto due volte, e mi ha commosso due volte. Ma forse quello che, finora, mi è entrato più sotto pelle è il fantasy che sta per uscire, "La leggenda di Ghelbes Tal". Bellissimi personaggi, davvero.

Di certo, negli anni, vi siete scambiate dei consigli. Il migliore che ti abbia mai dato?

Virginia: Di credere di più in me stessa e forse di essere meno riservata...

Monica: Quando Virginia mi dice, di un capitolo, "prova a riscriverlo", ha sempre almeno in parte ragione. Sente che c’è potenziale inespresso, non so come faccia ma lo sente. Dico almeno in parte perché magari non lo riscrivo nella direzione che si aspetta lei, ma il risultato è sempre meglio della prima versione. E’ una editor preziosa.

Tre cose importanti per Monica Lombardi / Virginia Parisi.

Virginia: La famiglia, la scrittura, i sogni.

Monica: La sua piccola Bea. La sua famiglia. I suoi amici.

Una battuta che un suo personaggio potrebbe dire... riesci a pensarne una?

Virginia: Mike Summers potrebbe dire, attaccato alla sua lavagna, con le maniche della camicia arrotolate fin sui gomiti "Novità?" oppure "E’ piuttosto pericoloso innamorarsi di un poliziotto".
E Sam Bolton, il protagonista di Three Doors "Ma cosa cazzo combini?"
O più o meno…

Monica: Aspetta... fammi pensare... Mirea, la protagonista dell’Ottava, potrebbe dire qualcosa tipo "Non ho intenzione di buttare via le mie giornate in riunioni con avvocati rigidi e impettiti come se avessero un bastone nel culo" :lol:

(Mirea è l’unica protagonista sboccata di Virginia, forse per questo mi è stata simpatica da subito).
Ayrin invece, principessa del Regno dell’Ovest, potrebbe dire qualcosa tipo: "Potrai anche essere il mio signore, ma non ho intenzione di piegarmi a te, mio signore".
Come sono andata, Vi?

Qual è il prossimo romanzo che scriverà?

Virginia: Come tutti quelli che si cibano di scrittura, i progetti sono tanti, le storie e i personaggi corrono e si cerca di inseguirli. Manca solo il tempo. Credo che se potesse ne scriverebbe tre insieme. Al momento una storia che può rientrare nel genere urban fantasy... E qualcos’altro nel frattempo...

Monica: Lei lo sa, io lo so, ma so anche che non vuole che se ne parli finché non è finito. E’ scaramantica. Quindi: no comment.

Salutala, ti sta leggendo...

Virginia: Avrei bisogno che ti trasferissi da queste parti per qualche ottima chiacchiera... O che tu arrivassi con la tua Molomobil per fare da zia baby sitter a Bea... Tanti baci.

Monica: Ciao, Super-sola. Ti sono piaciute le mie risposte?

P.S. Ora che avete letto le risposte dell’altra, qualche ultimo commento?

Monica: Ha scritto in blu, hai visto? :lol:

Scherzi a parte... La scrittura e i sogni! Sono importantissimi anche per lei, non so come ho fatto a non pensarci. Sul suo sito ha messo persino una frase di Eleanor Roosevelt sull’importanza di credere nei propri sogni. E poi, confronta il numero di righe che ha scritto lei e quello che ho scritto io, e capirai quale delle sue risposte mi ha fatto scoppiare a ridere

E siamo inversamente proporzionali: io parlo il doppio di lei, ma i suoi romanzi sono lunghi il doppio dei miei, chissà perché. Basta, ora mi spengo

Virginia: Di solito sono molto più prolissa… quasi logorroica con le parole scritte, da abbioccarsi dopo cinque minuti... E scrivo in blu, perché... E’ il mio colore preferito...

E Ayrin è un bel personaggio, ma voglio molto più bene ad Akron e a la sua anima nera... Mi fa pensare che anche nella notte più buia c’è una piccola luce a illuminare il cammino di ogni uomo... I personaggi negativi sono sempre quelli più interessanti, più intensi e davvero indimenticabili... Oh, e avrei bisogno di ninnare B, ti aspetto?

Monica: Ehi, anch'io amo Akron! E dì a Bea che arrivo presto

Basta, ora mi spengo davvero :ashamed0001.gif: