La trilogia di Mondino de' Liuzzi

di Alfredo Colitto

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  1. PollyM
     
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    Siamo in Italia all'inizio del Trecento.
    Mondino de' Liuzzi è un medico, pratica e studia la medicina oltre a insegnarla presso lo Studium di Bologna. Di notte, al riparo da sguardi indiscreti e dal lungo e invadente braccio dell'Inquisizione, seziona cadaveri sui tavoli deserti della sua aula, con un unico obiettivo in mente: ultimare il suo trattato di anatomia, contribuendo all'avanzamento della disciplina che costituisce, ancora più della famiglia, la sua ragione di vita.


    cuore-di-ferro-alfredo-colitto Discepoli-Fuoco-2




    Cuore di ferro (Piemme 2009)

    Titolo: Cuore di ferro
    Autore: Alfredo Colitto
    Data di pubblicazione: febbraio 2009
    Titolo originale:
    Prezzo: € 19,00
    Editore: Piemme
    Pagine: 420

    Bologna, 1311. Un discepolo dello Studium trascina a notte fonda il cadavere di un uomo fino alla porta del suo maestro Mondino de’ Liuzzi, medico e anatomista. L’uomo è stato ucciso in modo orrendo e nel torace, aperto con una sega, il cuore è stato trasformato in un blocco di ferro. Sedotto dalla possibilità di scoprire il segreto che ha consentito una simile trasmutazione, Mondino decide di aiutare il giovane che, proclamandosi innocente, gli rivela la sua vera identità. Il suo nome è Gerardo da Castelbretone e, come il suo confratello assassinato, è un cavaliere templare, che si è nascosto sotto i panni di studente di medicina. Per coprirlo, il medico è costretto a mentire all’inquisitore Uberto da Rimini, feroce accusatore dei Templari, che non tarda a bussare alla sua porta. Quando però un secondo cadavere viene ritrovato nelle stesse condizioni, Mondino e Gerardo capiscono che arrivare all’assassino prima dei domenicani è l’unica speranza che hanno per scagionarsi da qualsiasi accusa e sfuggire alle torture con cui, una volta arrestati, Uberto saprebbe far confessare loro anche ciò che non hanno mai commesso.


    I discepoli del fuoco (Piemme 2010)

    Titolo: I discepoli del fuoco
    Autore: Alfredo Colitto
    Data di pubblicazione: febbraio 2010
    Titolo originale:
    Prezzo: € 20,00
    Editore: Piemme
    Pagine: 434

    Bologna, autunno 1312. Mondino de' Liuzzi, medico anatomista, viene incaricato dal podestà di far luce su una morte strana e orribile: un membro del Consiglio degli Anziani è stato ritrovato carbonizzato in casa sua, eppure nella stanza nulla fa pensare a un incendio. Perfino la poltrona su cui l'uomo era seduto è rimasta quasi integra, mentre il corpo è bruciato in modo irregolare. I piedi sono illesi, un braccio è interamente ustionato, tutto il resto è ridotto in cenere. Mondino fa trasportare il cadavere nel suo studio per esaminarlo. Non riesce a svelare come è morto, ma sollevando con il coltello da dissezione la pelle bruciata del braccio scopre i resti di un tatuaggio: un mostro alato, con la testa di leone e il corpo avvolto nelle spire di un serpente. La mattina seguente il cadavere scompare. Qualche tempo dopo, un frate francescano viene ritrovato morto nel quartiere dei bordelli. In tasca ha un disegno molto simile al tatuaggio scoperto da Mondino. L'indagine sui due morti rivela l'esistenza di una setta di adoratori di Mithra, dio persiano del sole e del fuoco, adorato anche dai romani sotto il nome di Sol Invictus. Con l'aiuto di Gerardo da Castelbretone, un ex templare con cui ha stretto amicizia, Mondino viene a sapere che la setta si propone di salvare l'intera città per mezzo del fuoco purificatore: un grande incendio rituale in cui le anime di quelli che moriranno si riuniranno con Mithra.



    Illibrodellangelo



    Il libro dell'angelo (Piemme 2011)

    Titolo: Il libro dell'angelo
    Autore: Alfredo Colitto
    Data di pubblicazione: febbraio 2011
    Titolo originale:
    Prezzo: € 18,50
    Editore: Piemme
    Pagine: 364

    Venezia, maggio 1313. Mentre fervono i preparativi per la festa della Sensa, che culminerà con lo Sposalizio del Mare, l'acqua alta trascina in piazza San Marco i cadaveri di tre bambini crocifissi. Un anziano ebreo ingiustamente accusato dell'omicidio si toglie la vita in carcere, lasciando sul muro della cella una frase latina che non svela nulla. Ma allora perché si è dato la pena di scriverla con il sangue? La macabra scoperta sembra in qualche modo collegata al Sefer-ha-Razim, il Libro dei Misteri, dettato secondo la leggenda dall'angelo Raziel a Noè che lo trascrisse su una tavoletta di zaffiro. Questo è il mistero che Mondino de' Liuzzi, medico anatomista dello Studium di Bologna, è chiamato a risolvere a Venezia. Ma subito Mondino si scontra con il nobile che ha ordinato l'arresto dell'ebreo, con la donna che ama, con quella che ha amato e forse ama ancora e persino con il suo amico Gerardo. Il giovane, che un tempo aveva fatto parte dell'ordine dei Templari, si rifiuta di aiutarlo, perché anche lui ha una missione da compiere: mettere in salvo la mappa per raggiungere le misteriose Terre Australi al di là dell'oceano, di cui qualcuno ha trovato traccia nel Liber Floridus di Lamberto di Saint-Omer. Ha inizio così una vicenda d'intrigo e di morte, in cui Mondino sfidando il potere di Venezia, e a rischio della sua stessa vita, dovrà sciogliere l'enigma di una stirpe di custodi che risale ai tempi del diluvio, in un'implacabile corsa contro il tempo.



    Per saperne di più sull'autore: http://alfredo-colitto.com/chi-sono/

    Alfredo Colitto è anche stato intervistato da Cristina di Thriller, potete leggere l'intervista qui


    Io sto leggendo Cuore di ferro, quindi a breve lascerò il mio commento :)

    Edited by *Tabatha* - 19/8/2011, 12:06
     
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  2. PollyM
     
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    Davvero bella questa storia narrata da Alfredo Colitto.

    La chiamo “storia” apposta, e non “thriller”, perché è un termine che più risponde all’aria che si respira nel suo racconto. Mondino de’ Liuzzi è un medico ghibellino che, nella Bologna di inizio ‘300, viene coinvolto suo malgrado – proprio in quanto medico assetato di sapere – in un delitto che riguarda l’ordine dei Templari, ordine caduto in disgrazia e sotto processo. Questo conduce diretto a un primo incontro-scontro con l’inquisitore domenicano Uberto da Rimini.

    Così inizia quest’avventura bolognese, e la sensazione prevalente che mi è rimasta alla fine è di aver seguito Mondino e Gerardo in giro per la città e oltre le mura, in mezzo a mercanti, nobili e mendicanti. A piedi. Mi sembra di avere anche un po’ il fiatone per tutto quello scarpinare e correre – una sensazione che, nella nostra epoca, un po’ abbiamo dimenticato, quella dei tempi e degli spazi degli spostamenti pre-motorizzazione.
    Dopo i primi tentativi apparentemente “alla cieca” dei due protagonisti di venire a capo del delitto, e del mistero, nella seconda parte del romanzo la regia prende il sopravvento, la trama di dipana e si scopre e, come nei migliori “thriller” – qui la parola posso tranquillamente usarla - , tutto alla fine ha un senso coerente e inevitabile. Ma nel frattempo ci siamo occupati un po’ di storia, un po’ di alchimia, un po’ di medicina. E abbiamo incontrato due bei personaggi femminili in un mondo quasi tutto al maschile.

    La mia scena preferita? La seconda conversazione (la prima “vera”) tra Mondino e Adia, donna che precorre i tempi e bellissimo omaggio al genere femminile.

    L’unico neo che ho trovato è una difficoltà a far trapelare davvero, a fare uscire dalla pagina l’ansia crescente di Mondino e Gerardo per la loro situazione. Mentre al lettore arriva chiarissima la Bologna medievale, con i suoi rumori e i suoi odori, insomma, tutta l’ambientazione, gli stati d’animo più “forti” dei protagonisti – l’angoscia di un medico che ha lasciato il capezzale di suo padre e vede la sua vita andare a rotoli, la paura di un Templare di fronte alla tortura, per fare due esempi – sono dipinti forse a tratti un po’ affrettati. Azzardo un’ipotesi: sembrano suggerire quasi una certa timidezza dell’autore nell’esplorare e mettere in mostra i sentimenti più intimi dei suoi personaggi. Come una riservatezza “in terza persona”.

    Nel complesso, punto per Alfredo, perché ovviamente leggerò anche i due successivi :)

    Anche se mi piacerebbe che potesse rispondermi, su quell’ultima considerazione, per capire se può essere stata solo una mia impressione ;)
     
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1 replies since 20/3/2011, 22:21   274 views
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