James G. Ballard

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  1. colette72
     
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    Titolo: L'isola di cemento
    Autore: James G. Ballard
    Data di pubblicazione: 2007
    Prezzo: € 7,50
    Editore: Feltrinelli
    Pagine: 155

    Quasi un adattamento postmoderno di Robinson Crusoe, con echi anche della "Tempesta" shakespeariana, "L'isola di cemento" narra del naufragio del protagonista Robert Maitland su un'isola di fabbricazione umana. Maitland è un uomo ricco, vive una vita borghese con tanto di moglie, figlio e amante. Ma un giorno, d'improvviso, dopo un tremendo incidente mentre è alla guida della sua splendida Jaguar, si ritrova imprigionato sullo spartitraffico dell'autostrada. Incapace di sfuggirne, deve trovare il modo di sopravvivere lì, ai confini dell'universo umano in un ambiente alieno e al di là della civiltà, e tutto quel che ha per farlo è quanto gli è rimasto dell'auto distrutta. Ma, via via che la situazione precipita, Maitland si adegua alla sua nuova condizione, scopre in sé una diversa consapevolezza e si convince che la sua nuova esistenza potrebbe non essere peggiore della precedente. Va avanti perciò nella scoperta dell'isola, con i suoi segreti e relitti del passato, con i suoi abitanti. Nell'Isola di cemento si ritrova il tema ricorrente nella poetica ballardiana dell'alienazione prodotta dalla tecnologia e dalla contemporaneità, che può spingere a preferire la sopravvivenza in condizioni estreme pur di ritrovare una libertà perduta nella società disumanizzata.


    Teoricamente Ballard viene descritto come uno scrittore fantascientifico in effetti di futuristico di lui c'e' solo l'approccio sociologico. Mi spiego meglio, le sue storie sono ambientate in paesaggi estremamente futuristici, ma anche strettamente attuali e colgono l'occasione di una descrizione di un fatto per riflettere sugli effetti della contemporaneità sull'umana natura. Io sono al mio terzo Ballard e la sequenza dei libri che ho letto sono:Un gioco da ragazzi, Il condominio e ora L'isola di cemento che sto ultimando proprio in questi giorni.

    Non sono mai romanzi, gli scritti di questo autore, bensì racconti lunghi e secondo me non v'e' obbligo di leggere la sequenza in cui sono stati scritti perchè sussistono l'uno indipendentemente dall'altro visto che trattano ogni volta di un aspetto differente.
    La definizione della sua scrittura che piu' mi è piaciuta e' "nomadismi psicologici" e in effetti e' quello che succede.
    Ne "E' un gioco da ragazzi" si affrontano gli effetti della vita della famiglia moderna sui ragazzi attraverso un caso che ha il sapore di un giallo; ne "Il condominio" si parla invece della lotta di classe moderna e infine "Nell'isola di cemento" si affronta il tema della sopravvivenza sia da soli che in gruppo caso apllicato ad un uomo che e' il tipico rappresentante di una società strutturata e inflessibile che non prevede sbavature all'interno delle proprie maglie.

    Non so se ho reso l'idea, però Ballard è uno scrittore imperdibile non tanto per una questione di stile di scrittura, quanto per la profondità dello sguardo verso l'umana e contemporanea natura.

    Spero che vi sia utile,
    Simona ;)

    Edited by bigfe78 - 16/8/2011, 13:28
     
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  2. PollyM
     
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    Grazie Simo, utilissimo!!!

    Direi che è un autore da provare :)
     
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  3. colette72
     
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    Io lo scoprii grazie ad un amico che mi regalò il primo libro e consiglio di iniziare come me da quello, perchè è un modo semplice per entrare nella psicologia dello scrittore. Il condominio è molto bello, però è un po' piu' lungo da leggere, nel senso che scorre meno, anche se come analisi credo sia il migliore. L'isola di cemento scorre, l'ho finita stasera e per me che sono al terzo libro è stata una bellissima esperienza. Certo, comprenderne le lezioni sociologiche non è sempre cosi' immediato, ma ci si puo' arrivare ;)
     
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2 replies since 8/3/2011, 13:47   41 views
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