Recensioni dei libri di Polly e Hope

“Perché hai scelto gli USA?” domanda sorta spontanea quando Monica Lombardi mi ha chiesto se poteva inviarmi il suo libro.

Sono una fan delle ambientazioni italiane. Il nostro Paese è talmente ricco di storia e cultura, vario negli idiomi, nel folklore e nella geografia, che è possibile localizzare qui le più varie narrazioni: perché andare a prendere luoghi lontani o esotici, che magari non abbiamo mai nemmeno visto, rischiando di compiere errori che compromettono la buona riuscita di un sudato lavoro?

La domanda era quindi una sorta di trabocchetto, e spero Monica mi perdoni, dal momento che la risposta che ha dato mi è proprio piaciuta, e mi ha fatto accettare con entusiasmo la sua richiesta di invio: “il poliziotto che avevo in mente era americano, e volevo una grande città che non fosse la solita LA, NY o San Francisco. Una mia amica abita ad Atlanta, e voilà! Ho usato tantissimo google maps, che per le città americane (forse non solo per quelle) ha anche la funzione Street View, una figata, se mi passi l’espressione raffinata E la mia amica Natalie (soprannominata i miei occhi ad Atlanta) interveniva dove Google Maps non arrivava. Sono sue, tra l’altro, molte delle foto che abbiamo usato nel booktrailer”.

io sto aspettando che arrivi il mio turno nella catena di lettura

eh già mi ha subito interessato il personaggio e la trama anche se non è esattamente il mio genere

Questo libro è il secondo di una trilogia di gialli scritta da Monica Lombardi. Ad aprile dello scorso anno, complice una catena su aNobii ho letto con piacere Scatole cinesi e quando Monica mi ha invitata alla catena iniziata per il secondo libro, non ho saputo resistere.

La prima sensazione è stata di stupore. La crescita di Monica come scrittrice è palpabile e se sono bastati due libri per questo salto di qualità mi chiedo dove potrà arrivare! Si nota maturità sia nello svolgimento della storia, sia nello stile. Il libro si legge di slancio, la scrittura è scorrevole e accattivante e il risultato è accresciuto da una trama gialla che funziona, con cambi di prospettiva e trovate originali.

In molti le “rimproverano” di aver scritto una storia con protagonista un uomo, il tenente Mike Summers, ma di essersi lasciata trasportare dalla sua sensibilità femminile. Forse è vero, ma devo dire che personalmente questo fatto non mi ha disturbata più di tanto (forse perchè sono femmina anch’io ). Mike non è il classico uomo tutto d’un pezzo, che male fa?

Ora sono troppo curiosa di leggere il 3 libro della serie e di scoprire come andrà a finire!!!