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La Vampira Ste.
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Non ti offendere, ma leggendo sono rimasta stranita.
Pensavo di trovare il collegamento con la biancheria intima trovata sarsa sul pavimento e sul parquet o qualche informazione su di lei sul suo stato d'animo, dei suoi pensieri per il fatto di essere stata ritrovata da due anziani nella loro cantina nuda, di essere tornata a casa, magari un flash-back, un'immagine della notte trascorsa che le facesse pensare a quanto accaduto...... invece nulla di tutto ciò....
Forse devo solo aspettare il proseguio...
Io comunqnue resto in attesa del prox capitolo, perchè in fondo si incuriosisci
...ops...mi correggo: comunque e mi incuriosisci
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MissMeiko.
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Offendermi?! Giammai! ^^
Io credo di avere una visione di questa trama troppo, come dire, allargata.
Le connessioni tra un capitolo e l'altro non sono omogenee. Molte (forse parecchie) cose cambieranno, ma non fa niente: penso che mi divertirò.
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Michela1978.
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Così non fai altro che incuriosirmi..... Il mistero resta fitto e per ora non si vede una soluzione! Continuerò a leggere per vedere come prosegue!!!! . -
MissMeiko.
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Grazie, Michela!
Spero di riuscire a rendere la storia. . .
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La Vampira Ste.
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Io resto in attesa degli sviluppi 
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MissMeiko.
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MissMeiko.
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Alloooora, riposto il terzo capitolo.
Ho tenuto conto dei suggerimenti di Ste: in effetti qualche accenno a ciò che pensa Thara dopo ciò che è successo, è doveroso. Per eventuali flash-back (o meglio: visioni --> piccolo spoiler) è presto. Però qualcosa andava detto.
Ciò ha comportato una piccolissima modifica della scena in cui Thara apre la porta a Paolo, giacché cambia il punto di vista, ma va bene anche così (spero!).
Capitolo 3 - DUE NUOVI AMICI
«Nonna, ma mi stai dicendo che non aveva proprio niente? Ma niente di niente?».
«Sì, Paolo, ma non strillare. E mi raccomando la discrezione».
«Va bene, ma cosa dovrei fare per l’esattezza?».
Era forse la telefonata più strana che avesse mai ricevuto fino a quel giorno.
Terminata la chiamata, il ragazzo di nome Paolo riattaccò basito. Le motivazioni erano chiare, eppure si sentiva un violatore della privacy.
Sicuro in ogni caso di fare la cosa giusta, uscì dall’appartamento e, senza richiudere la porta alle sue spalle, si posizionò in direzione di quella di fronte. Inspirò profondamente, ma attese parecchio tempo prima di bussare.***
Nella penombra della sua stanza, Thara restò per qualche minuto in silenzio a pensare. Quella situazione non aveva granché senso. D’altronde, non riusciva a trovare una spiegazione logica. Più ci rimuginava, più sentiva salirle quel fastidioso mal di testa che già a casa dei De Amicis aveva iniziato a batterle a intermittenza. Forse doveva evitare di rimuginarci. A mente fredda avrebbe fatto ogni sforzo per ricordare qualcosa, si ripromise, ma non era quello il momento.
Raccolse gli indumenti sparsi qua e là e si cambiò. Qualcuno bussò alla porta proprio mentre era in procinto di caricare la lavatrice. La mise in funzione e, dopo aver sentito bussare una seconda volta, andò ad aprire.
Un giovane dall’aspetto pulito, carino nei suoi scuri lineamenti tipicamente mediterranei e visibilmente teso, le sorrise oltre l’uscio.
«Sì?!» gli chiese.
Il ragazzo fu colto da stupore. Restò per un attimo a fissarla, pareva avesse lo sguardo perso nel vuoto. Thara gli domandò chi fosse e, riavendosi, le rispose:
«Perdonami, oggi sono un po’ sovrappensiero. Mi chiamo Paolo Altieri, sono il nipote di Ludovica e Giorgio, quei simpaticoni che hai conosciuto stamattina».
Thara asserì, dandogli segno di comprendere:
«Certo, i tuoi nonni mi hanno parlato di te. Io sono Thara».
«E a me hanno parlato di te, Thara. A proposito, scusa la mia intrusione, ma nonna Ludovica mi ha pregato di chiederti come stai».
«Cosa ti ha raccontato di me, esattamente?» nel chiederlo, lasciò trasparire un segno d’impazienza.
«Be’, mi ha detto di come ti ha trovato nello scantinato questa mattina» le riferì, in evidente imbarazzo.
Thara comprese. Non indagò oltre, in fondo la discrezione del ragazzo non le dispiaceva.
«Capisco. Puoi dirle che sto bene e ringrazia di nuovo sia lei che tuo nonno da parte mia. Più tardi passo a portarti la tuta che mi ha prestato, in questo momento è in lavatrice» concluse d’un fiato.
«Non preoccupartene. Ci mancherebbe!».
«È qui di fronte che stai?» accennò alla porta spalancata dirimpetto a lei.
«Sì. Come puoi vedere siamo vicini. Per qualsiasi cosa, non esitare a fare un salto, mi raccomando».
«Vedo che hai già fatto amicizia con la nuova vicina!» qualcuno irruppe dalla scalinata. Qualcuno che stava risalendo il pianerottolo.
«Thara, questo è Franco,» esclamò Paolo, senza nemmeno voltarsi «il mio coinquilino».
Il nuovo arrivato si avvicinò ai due, prese la mano della ragazza tra le sue e la sfiorò con le labbra:
«Lieto di fare la sua conoscenza, mademoiselle».
Quell’eccesso di galanteria, seppure anacronistica, non risultò affatto ridicola in capo a quel ragazzo. Era poco più alto dell’amico, con morbidi ricci castani che gli ricadevano sulle spalle larghe e, da dietro gli occhiali, si scorgevano due profondi occhi chiari. Ciò che però colpì Thara fu quel suo portamento quasi regale.
«Piacere mio!» gli sussurrò in un filo di voce.. -
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Dopo l'entrata in scena di questi due nuovi personaggi sono ancora in attesa di sapere cosa ci faceva nuda in giro per la città, e di vedere come proseguirà la storia. . -
La Vampira Ste.
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Ok, ragazza...così ti voglio!!!
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MissMeiko.
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sono ancora in attesa di sapere cosa ci faceva nuda in giro per la città
Pazientaaaaaaa!
@Ste: grazie! Continua a non nascondermi le tue opinioni, mi raccomando -->questo vale per chiunque!
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La Vampira Ste.
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Sono dell'idea che una critica, che sia positiva o negativa, è sempre costruttiva, e può servire per migliorare/levigare le cose.... Quindi sarò sempre molto sincera, oltretutto è nel mio essere 
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MissMeiko.
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Sono dello stesso avviso, Ste! E ti ringrazio per questo. . .
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La Vampira Ste.
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